" DAGLI ESORDI AD OGGI" terza esposizione
MARIO MADDALUNO
Maddaluno è nato nel 1935.
Ha iniziato scalfendo il davanzale di ardesia, di casa sua, nel periodo pre-scolare e realizzando manufatti in argilla per la sorellina minore, che li utilizzava per fingere di cucinare.
Ha sempre disegnato riproducendo il mondo che lo circondava, in modo particolare, le persone dedite ad attività, o al relax.
Nel primo periodo della sua produzione artistica si è cimentato con la pittura ad olio su tela, utilizzando la spatola.
Nel suo secondo periodo ha sostituito la spatola con il pennello, continuando ad utilizzare una vasta gamma di colori ad olio.
Nel terzo periodo, quello attuale, ha continuato ad utilizzare il pennello, spesso nella sua porzione posteriore, con una o due sole tonalità del marrone, terra di Siena bruciata e terra d’ombra, lasciando lo sfondo naturale della tela.
Con questa tecnica sono state realizzate tre Via Crucis, presenti in tre chiese della provincia spezzina.
Solo nella realizzazione di nature morte con la tecnica dell’acquerello è tornato ad utilizzare una vasta gamma di colori vivaci, per onorare le tonalità della natura.
Fin da subito si è dedicato anche alla scultura, utilizzando i più svariati materiali e tecniche.
Dalle foglie di platano in bronzo, realizzate con la tecnica dello sbalzo, alle sculture in creta; dai bassorilievi in legno, scolpiti a mano con la sgorbia, a quelli in ardesia con la stessa tecnica; da figure sacre e soggetti della letteratura epica cavalleresca in ottone, realizzate con la tecnica della fusione della saldatura, a piccole sculture in materiali misti.
Al suo attivo più di cinquanta mostre personali in svariate province italiane.
Sue opere sono presenti in tutto il mondo.
Autoritratto (olio su tela 40 x 50)
Cantiere a Cadimare (1973 spatola olio su tela 40 x 50)
IL GABBIANO (olio su tela 70 x 100)
LA DISCORDIA (scultura in legno di platano 35 x 27 x 29)
LA DISCORDIA (scultura in legno di platano prospettiva dall'alto)
PESCATORI DI SARDINE (1973 spatola olio su tela 40 x 50)
PESCATORI (olio su tela 40 x 30)
RAMMAGLIATORI DI RETI (spatola olio su tela 40 x 60)
2° periodo
ANGOSCIA (olio su tela 15 x 20)
AUTUNNO (olio su tela 50 x 40)
BASSOTTO (legno di quercia)
DACCI OGGI IL NOSTRO RISO QUOTIDIANO (olio su tela 40 x 60)
EQUINIBUS (fusione di saldatura in ottone)
NUDO ALLO SPECCHIO (olio su tela 70 x 100)
SGOMBRI NEL CARTOCCIO (olio su tela 50 x 40)
TRAMONTO A PORTOVENERE (olio su conchiglia)
VERNAZZA (olio su tela 40 x 60)
VIGNETO NELLA COLLINA TOSCANA (olio su tela 80 x 80)
3° periodo
ESODO (olio su tela 40 x 60)
FOGLIA DI PLATANO (sbalzo in ottone)
GOLGOTA (olio su tela 40 x 50)
IL FISCHIO (terra secca)
STUDIO (olio su tela 15 x 20)
STUDIO (olio su tela 20 x 30)
STUDIO (olio su tela 20 x 30)
STUDIO (olio su tela 20 x 30)
STUDIO (olio su tela 20 x 30)
SERGIO MAUCCI
Sergio Maucci
Nasce a Parigi nel 1927 disegna e dipinge fin da piccolissimo.
Si laurea in filosofia e l’influenza degli studi si manifesta nella sfera della produzione artistica con la volontà di indagare l’uomo e il suo tempo.
Frequenta dal 2002 al 2009 presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, il corso libero del nudo e i corsi di incisione e di pittura. Promuove, con impegno pluridecennale, significativi eventi artistici e culturali, che rivelano come ami confrontarsi con le più svariate espressività artistiche, testimoniate da pittori di diverse generazioni.
IL BOSCO 1957
IL BOSCO 1969
MONTEREGGIO 1987
MARIA 1998
RITRATTO 1999
PAESAGGIO 2000
TELLARO 2000
NUDO 2005
MEMORIA DI M. VLAMINCK 2006
DONNA IN ROSSO 2007
AUTORITRATTO 2010
PAESAGGIO 2014
MADRE E FIGLIO 2016
COSTANZA 2018
IL PENSIERO 2020
GABRIELLA MIGNANI
Il primo articolo con cui ho esordito nella carta stampata, ancora studentessa, è apparso su “Il Corriere del Molise “ ( Isernia, 1976 ) e ha come tema il lavoro, spesso sottopagato, se non addirittura sfruttato, delle ricamatrici molisane, ancora numerose in quegli anni. Lavoro e problemi femminili sono stati i temi predominanti nella mia attività di giornalista, come cronista e saggista.
Articolo sul museo dei dinosauri di Lerici, apparso sulla rivista femminile internazionale “Minerva” (Roma, gennaio-febbraio 1999), con cui ho collaborato fin dai primi numeri, portando all'attenzione di un più vasto pubblico alcune realtà culturali della nostra zona. Attualmente, è in corso, al museo diocesano della Spezia “Fossilia”, una mostra dove vengono esposti anche reperti paleontologici locali e, tra questi, le orme dei dinosauri scoperte da Ilario Sirigu, di cui allora davo informazione.
Serata all'UCAI presentazione del mio primo libro "Effetti indesiderati" giugno 2010
Il mio primo libro di racconti “ Effetti indesiderati “, pubblicato nel maggio 2010, per le edizioni Cinque Terre ( La Spezia ). La prefazione è della professoressa Alda Bazzani di Reggio Emilia; in copertina una litografia originale di Marisa Marino, in quarta di copertina un commento di Ferruccio Battolini.
Ne hanno parlato e scritto: Franca Baronio Gambino, Barbara Bernabò, Roberto Bertoni ( già docente di Italianistica al Trinity College di Dublino ), Valerio Cremolini.
Copertina de “La Cittadella“ ( Memoranda edizioni, Massa, giugno 2013 ), saggio sulle criticià della famiglia italiana, con prefazione di Maria Teresa Veronesi.
Hanno scritto e parlato dell' opera: Egidio Banti, Franca Baronio Gambino, Giuseppe Benelli, Enrico De Somma, Francesco Di Marino, Umberto Roffo.
“... Gabriella Mignani, prendendo le mosse da un fatto di cronaca ( l' omicidio di Cogne ), che ha coinvolto e sconvolto l' opinione pubblica come mai prima, ci racconta la famiglia italiana di oggi: sede di egoismi reciproci più che di vero amore, forse utile ammortizzatore sociale, ma nel contempo gabbia, più o meno dorata, che impedisce di spiccare il volo...” (M. T. Veronesi)
Il catalogo della mostra “ La città e altre visioni “ di M. Rosa Predieri Taliercio ( La Spezia, dicembre 2018 ). Per la pittrice spezzina, ho curato personalmente mostra e catalogo, nonché presentazione critica.
Dal 2019 al 2021 sono stata direttore responsabile del magazine “Italia per Voi“ (La Spezia), rivista sul turismo culturale nei territori e nei borghi d' Italia, e ho curato la redazione del numero monografico “ Orma di Dante non si cancella “ ( marzo- aprile 2021 ): excursus nei luoghi della Lunigiana storica, che conservano l' orma di Dante, promosso dal Centro lunigianese di Studi danteschi nel settimo centenario della morte del sommo Poeta.
FABRIZIO MISMAS
Periodo 1960 -1970
EDEN (1967 bronzo)
RITRATTO di VICTOR DE SABATA (1970 cemento)
DAVANTI A PILATO (1973 gesso)
RESURREZIONE (1975 cemento)
RITRATTO CON FOULARD (1975 cemento)
NUOVI DEI ( 1979 vetroresina)
periodo 1980-1990
PORTA CHIESA DI MADRIGNANO (1981 bronzo)
SAN CRISTOFORO CHIESA SCOGNA ( 1983 bronzo)
CIBORIETTO cappella ALMA MATER ( 1984 bronzo)
MADONNA DEL SOCCORSO omonima chiesa di Pietra Ligure ( 1989 marmo)
PORTA CHIESA VALDURASCA (1994 bronzo)
PORTALE chiesa di Roverano ( 1994 bronzo)
periodo 2000-2022
TURANDOT (2005 ceramica raku )
DIVINA ( 2008 ceramica raku)
SFILATA D'ESTATE (2013 terracotta)
SURFISTA ( 2018 gesso policromo)
LA CAPANNA SUL LAGO (2021 terracotta)
LA NINFA DEI RUDERI ( 2022 terracotta)
PIER LUIGI MORELLI
Pierluigi Morelli, nato a La Spezia il 9/ 7/1963, diplomato geometra, autodidatta, ha partecipato a diverse mostre collettive e personali, dal 1985 al 1991 con il Circolo culturale G. Fantoni, poi con altre associazioni culturali e infine dal 2007 con l'UCAI con mostre personali e collettive.
periodo 1984- 1991
periodo 1992 -2005
periodo 2006 -2022
Comments